sabato 1 settembre 2012

LA LUNA BLU

SECONDO PLENILUNIO DI AGOSTO









Fenomeno della “luna blu” al suo sorgere dietro l’Aspromonte, ripresa dalla città dello Stretto. Non sorprenda il colore “naturale” del nostro satellite,  il nome “luna blu” non si riferisce al colore della luna che, invece, resta uguale. 














   


Quasi come per voler annunciare il cambio di stagione, da  venerdì sera è stato  possibile osservare nel cielo orientale la luna piena, per la seconda volta all’interno del mese solare. Questo evento, che si verifica ogni 2,7 anni con estrema regolarità, e che lo rende più popolare dei mondiali di calcio o delle olimpiadi, prende il nome di Luna Blu. Già, perché il colore del nostro unico satellite naturale proprio non conta, e anche se qualcuno potrebbe rimanerci male, si tratta di un termine che viene utilizzato ormai da secoli, soprattutto nelle lingue di cultura anglosassone, durante i quali ha cambiato significati e credenze. Durante alcuni anni, come già accaduto nel 1999 e come accadrà nel 2018, è possibile che l’evento capiti per più mesi. L’origine del termine è abbastanza controverso e antico, e sembra risalire a più di 400 anni fa. Il nome comparve per la prima volta nel 1937 sull’almanacco Maine Farmer’s. Nell’articolo pubblicato sulla rivista, con questo nome era definita la terza Luna piena di una stagione che ne aveva insolitamente quattro. Una stagione regolare ne ha normalmente solo tre, ed il carattere di eccezionalità conferiva a questa Luna caratteristiche di punto di riferimento per i propri traguardi, per vedere se i propri scopi fossero raggiunti, e per meditare sulle mancanze. Gli antichi pensavano infatti che la seconda Luna piena avesse un particolare significato spirituale. Un paio di canzoni lo identificano come simbolo di tristezza e solitudine, ma c’è anche un cocktail che prende il nome di Luna Blu.

  














 Dal punto di vista scientifico i pleniluni avvengono ogni 29,5 giorni, mentre la maggior parte dei mesi sono di 30 o 31 giorni, e in questo modo è possibile che ci siano due Lune piene in un solo mese; un evento che non potrà naturalmente mai capitare nel mese di Febbraio, che è composto da 28 o 29 giorni. Questo fenomeno accade eccezionalmente perchè il calendario formato dai dodici mesi dell’anno non è perfettamente calibrato con le fasi lunari. L’ultimo evento è accaduto il 31 Dicembre del 2009, che è coinciso con una parziale eclisse lunare per chi la guardava dall’Europa, Asia, Africa e da alcune regioni dell’Alaska. Paradossalmente quest’anno avverrà in concomitanza con la fine del servizio funebre dell’astronauta Neil Armstrong, noto per essere stato il primo uomo ad aver posato il piede sulla Luna in quella indimenticabile notte del 21 Luglio 1969. Curiosamente, in alcune rarissime occasioni, la Luna divenne effettivamente blu agli occhi dell’uomo. Si ricorda questo fenomeno nel 1883, quando il vulcano Krakatoa, in Indonesia, esplose lanciando nell’atmosfera una grande quantità di polvere che fu responsabile della strana apparizione. Così come avvenne anche nel 1927 e nel 1951 in America, sempre a causa della sospensione di polveri sottili in atmosfera prodotte da grandi incendi boschivi. Il fenomeno non coinvolgerà tutto il globo terrestre. Per tutti coloro che vivono per esempio nella regione russa della Kamčatka o in Australia, la Luna piena sarà il primo settembre e sarà semplicemente il primo plenilunio del mese. Sperando che le condizioni meteorologiche possano permettere la visione.









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