sabato 30 giugno 2012

Tingere le tele

Tingere al naturale

In alcuni blog che seguo, ho potuto ammirare dei ricami fatti su tele che erano state tinte a mano al naturale......................e sono rimasta incantata dall'effetto che producono quei lini tinti.

Così dopo averci pensato alcuni giorni ho cercato istruzioni ed ho provato a tingere dei piccoli ritagli di lino per provare.......................mi sentivo una maga che preparava le sue pozioni magiche hahah................petali di rose, bacche di poutpourry rosa...........et voilà, mi è uscito un bel rosa antico.








Anche se sono dei piccoli ritagli posso realizzare un progetto che ho in mente con uno schema speditomi molto gentilmente da Danybrod.

Quindi alla prossima..........

Tingere le tele nel Medioevo

La tintura delle tele nel medioevo

TINTURA


La tintura dei tessuti viene eseguita in grossi recipienti di cemento o d’argilla, secondo un procedimento in uso da secoli, non molto dissimile dai moderni procedimenti industriali monocromatici. In entrambi i casi il tessuto viene immerso nel colorante e agitato per ottenere una colorazione uniforme. Nel più semplice procedimento di tintura (tintura al tino), il materiale tessile viene immerso nel colorante, che viene portato gradualmente al punto d’ebollizione e agitato in continuazione, per facilitare la penetrazione completa nel tessuto. A seconda del tipo di fibra e del colorante usato, si possono aggiungere sali o acidi che migliorano l’assorbimento del colorante. La difficoltà principale nella tintura di filati e tessuti misti è quella di ottenere la stessa gradazione di colore su ogni tipo di fibra: le fibre di cotone, ad esempio, assorbono il colore rapidamente, mentre quelle di lana, se si vuole raggiungere la medesima intensità del colore, hanno bisogno di un tempo di bollitura molto più lungo, che potrebbe addirittura danneggiarle.
In epoca comunale si distingueva fra artigiani della “piccola tinta”, alle prese con i coloranti meno nobili e costosi, e quelli della “grande tinta”, che poteva disporre dei pigmenti più pregiati quali indaco, robbia, kermes e altri pigmenti preziosi. Nella maggior parte dei casi i pigmenti sono ricavati dalla macerazione e dalla cottura in acqua. Prima di entrare in contatto con questi pigmenti, il supporto da tingere necessita di un trattamento in grado di fissare il colore. Nel caso dei tessuti si parla di “mordenzatura”, che consiste nella bollitura in acqua (con temperature comprese fra i 70 e i 90° C) con sali metallici o con i cosiddetti mordenti. Dopo questo trattamento, il supporto viene immerso nel bagno di colore, dove rimarrà per il tempo necessario. Quando si tingeva con i colori naturali estratti dalle piante, la lana veniva suddivisa in matasse e per fissarne il colore bollita per un’ora nell’acqua dove preventivamente era stato sciolto il mordente (allume di rocca, anticamente estratto in giacimenti naturali). Dopo questa operazione, secondo il colore scelto, veniva bollita la parte della pianta (fiori, foglie o scorze) in acqua, per estrarre la proprietà tintoria. Una volta estratto il colore si immergeva la lana nella tintura e la si faceva bollire per il tempo prescritto.
Le tintorie, a causa dell’odore cattivo che emanavano, erano sempre confinate ai margini della città o fuori dalle mura, vicine a fiumi, torrenti o al mare dove era possibile scaricare i liquami di scarto.

giovedì 28 giugno 2012

tralalà

Il mese scorso ho partecipato al primo contest di Romina




Una bella esprienza, con le matassine sfumate, si doveva fare un ricamo a scelta ed io ho scelto questo schema di tralala






c'est le printemps





devo dire che le matassine sfumate di Romina sono una meraviglia, sono come le ciliegie un ricamo tira l'altro






Immagine vintage free


mercoledì 27 giugno 2012

Sal Parolin Dentelle1

Qualche mese fa ho iniziato questa bella avventura un sal su Parolin,

designer Italiano conosciuto per la sua bravura, tutti i suoi schemi sono una meraviglia!




Insieme ad altre amiche abbiamo deciso di fare un sal a schema libero ed io ho scelto questo.............devo dire che per la prima tappa c'è voluta tanta pazienza con quel punto scritto




Anche la seconda tappa è stata tutto punto scritto







Nella terza ho fatto mezzo cuore, il ricamo comincia a progredire ed il risultato è stupendo!

Alla prossima tappa!



martedì 26 giugno 2012

Trilly

Portacellulare che ho realizzato per mia figlia e da lei molto gradito




carino..............





con la fatina




Sal Snapper year di Bent Creek



Anche questo è il mio primo sal e devo dire che mi piace moltissimo...............................................i disegni di Bent Creek sono molto carini e facili.........................ricamarli mi rilassa


















i primi 6 mesi







domenica 24 giugno 2012

primo ricamo sul lino

Questo segnalibro è il mio primo ricamo a punto croce sul lino................sono soddisfatta del risultato e molto contenta del fatto che contrariamente a quanto pensavo è molto facile.

primo post

Ciao a tutti inizia una nuova avventura..................gestire un blog per esprimere la mia creatività